Bonus fiscale del 90% per recupero facciate

La stesura della Legge di Bilancio è ormai terminata e mancano pochi giorni per l'avvio della sua discussione in Parlamento, dove verranno presentati diversi emendamenti e nel corso della quale sicuramente vi verranno apportate delle modifiche. Tuttavia ad oggi si può dire che il quadro delle detrazioni e dei bonus fiscali in generale appare abbastanza chiaro, almeno nel suo impianto generale.

Ripristino facciate Roma

Scopriamo quindi insieme le misure in tal senso inserite in quella che una volta era nota come Finanziaria, cominciando dal cosiddetto "Bonus facciate".

Legge di Bilancio: fa il suo esordio il Bonus facciate

La misura era stata anticipata su Twitter da Dario Franceschini. Il Ministro dei Beni Culturali un paio di settimane fa aveva annunciato infatti la decisione del Governo di dare vita ad un "bonus facciate" avente come scopo precipuo quello di effettuare una operazione di recupero degli edifici delle città italiane. Questo nuovo bonus edilizio darà modo a chiunque operi interventi di recupero e restauro delle facciate degli edifici di ottenere un rimborso pari al 90% della spesa sostenuta, il tutto sotto forma di una detrazione Irpef all'interno della dichiarazione dei redditi. Premesso che per comprendere meglio come si strutturerà questo "Bonus facciate" bisognerà attendere l'approvazione della Legge di Bilancio e l'emissione delle successive linee guida, si possono già dare per certi alcuni punti, che sembrano aver suscitato una generale approvazione, considerando che sul territorio italiano sono moltissimi gli edifici, specialmente quelli costruiti tra gli anni '50 e gli anni '70, che necessitano di un intervento di restauro per quanto concerne la facciata.

  • non è previsto un limite massimo all'ammontare della spesa da mandare in detrazione
  • gli interventi potranno essere anche di natura ordinaria e riguardare qualsiasi parte della facciata
  • potranno usufruire dello sgravio fiscale anche i proprietari di immobili indipendenti, quale ad esempio una villetta

Quanto detto significa che anche un semplice lavoro di ritinteggiatura della facciata di un palazzo potrà dare diritto ad ottenere questa detrazione. Senza dubbio si tratta di un bonus fiscale assai appetibile e la speranza del Governo è che abbia lo stesso effetto della legge a cui è ispirato: per chi non lo sapesse, le forze politiche che sostengono l'esecutivo guidato da Giuseppe Conte hanno preso spunto da una vecchia legge francese dei primi anni '60 del '900 che è stato uno dei motori del cambiamento delle città francesi nel secolo scorso.

Confermato l'ecobonus al 50% e 65% 

Il bonus facciate di cui si è parlato non è l'unica buona notizia per i contribuenti italiani. Le forze politiche che sostengono la maggioranza hanno infatti trovato l'accordo per rinnovare di 12 mesi gli altri bonus legati all'edilizia, come ad esempio l'ecobonus che consente di portare in detrazione il 50 ed il 65% di alcune spese che si dovessero sostenere nel corso del 2020.
Nello specifico, si potrà portare in detrazione il 50% di quanto speso nei seguenti casi:

  • installazione di finestre comprensive di infissi
  • caldaie a biomassa o condensazione
  • installazione di panelli solari
  • tutti gli altri lavori già rientranti nel novero di quelli che davano diritto alla detrazione nella scorsa legge di Bilancio

La detrazione del 65% delle spese sostenute sarà invece ammessa per:

  • alcune tipologie di lavori aventi come fine la coibentazione dell’involucro opaco
  • tutti gli altri lavori già rientranti nel novero di quelli che davano diritto alla detrazione nella scorsa Legge di Bilancio

Deve tuttavia ricordarsi come vi sia un limite massimo di spesa che si può portare in detrazione, che varia a seconda dei lavori che si andranno ad effettuare e che è identico a quello che era stato messo nero su bianco nella Manovra dell'anno scorso.

Confermato anche il bonus ristrutturazione al 50%

RESTAURO E RISANAMENTO EDILIZIO

Un'altra importante conferma contenuta nella Legge di Bilancio di cui a breve inizierà la discussione in sede parlamentare è quella relativa alla proroga, anche in questo caso per ulteriori 12 mesi, del cosiddetto bonus ristrutturazione. Questo significa che anche nel 2020 chiunque vorrà effettuare dei lavori di ristrutturazione potrà andare a recuperare, tramite detrazione Irpef, il 50% di quanto speso. Rimangono invariate anche alcune fondamentali caratteristiche di questo bonus edilizio, ovvero:

  • l'importo detratto sarà restituito in quote annuali nel corso dei 10 anni successivi
  • non si avrà diritto a questo bonus fiscale se l'immobile è stato acquistato da impresa costruttrice
  • non si avrà diritto a questo bonus fiscale se la casa è ereditata e si decide di affittarla.

Infine, a riprova della grande attenzione che il legislatore ha nei confronti della tutela dell'ambiente ed anche dell'edilizia intesa in senso lato, risulta confermato anche il cosiddetto bonus mobili, il che comporta che anche nel 2020 si potrà portare in detrazione al 50% l'acquisto di elettrodomestici e arredamenti per la casa.

Le altre detrazioni presenti nella Legge di Bilancio

Quelle elencate sono le agevolazioni fiscali studiate o prorogate dal Governo per quanto concerne l'edilizia, ma nella Manovra vi sono anche altre detrazioni il cui obiettivo è quello di venire in aiuto delle tasche dei contribuenti. A questo proposito basti ad esempio pensare alla conferma della possibilità della detrazione del 19% sugli interessi passivi del mutuo per l'acquisto della cosiddetta "prima casa". Molto importante ed attesa è stata anche la conferma della detrazione del 19% per quanto concerne le spese sanitarie. Per quanto riguarda questa misura è confermata la franchigia di cui a breve si dirà ed è presente anche una novità riguardante i contribuenti con redditi oltre i 100 mila euro. Nello specifico va ricordato che: 

  • si ha diritto alla detrazione per le spese eccedenti la "franchigia", pari a 129, 11 euro
  • dal 2020, per ottenere tale detrazione sarà necessario effettuare pagamenti tracciabili. Questo significa quindi l'addo al contante.
  • Quanto affermato al punto precedente non varrà per spese sostenute presso strutture che hanno accordi con il SSN o presso strutture facenti parte di quest'ultimo
  • non sarà previsto l'obbligo del pagamento tracciabile per quanto concerne l'acquisto di medicine e farmaci
  • chi ha un reddito annuo superiore a 120 mila euro godrà di detrazioni ridotte, che andranno ad azzerarsi a partire dai 240 mila euro annui dichiarati in sede di dichiarazione dei redditi.

Concludendo, per quanto concerne le altre agevolazioni fiscali che sono state inserite nella Legge di Bilancio che dovrà essere licenziata quanto prima dal Parlamento, sono state confermate quelle, sempre sotto forma di detrazione, per quanto concerne le spese di natura scolastica per i figli: anche in questo caso sono stati confermati gli stessi identici limiti per quanto concerne l'ammontare delle spese che si potranno portare in detrazione. Questo è uno dei punti su cui probabilmente i contribuenti si aspettavano qualcosa di più da parte delle forze politiche che sostengono il Governo Conte.

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