Impermeabilizzazioni e coibentazioni

In tema di edilizia si sente spesso parlare d'impermeabilizzazione e coibentazione. Spesso i termini, anche molto comuni, vengono confusi fra loro. Sono davvero tante le informazioni errate che ruotano attorno a questi due tipi di trattamenti. Entrambi sono indispensabili per preservare il proprio immobile e migliorarne il comfort abitativo, ma non sempre i proprietari degli immobili hanno ben chiare le idee sull'argomento. Posto che impermeabilizzazioni e coibentazioni non sono la stessa cosa, occorre tenere in considerazione che vengono messi a punto con materiali e metodi applicativi diversi. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non sbagliare e richiedere il trattamento più adatto alle condizioni della propria casa.

impermeabilizzazione e coibentazione

Impermeabilizzazioni e coibentazioni: in cosa consistono?

Impermeabilizzare e coibentare non sono due parole equivalenti fra loro. Esistono delle differenze nette tra questi sistemi largamente impiegati da tempo nel mondo dell'edilizia. Entrambi vengono eseguiti sia su immobili commerciali che su quelli residenziali. In generale l'impermeabilizzazione può essere considerata una tecnica attraverso la quale si evita che l'acqua penetri nell'immobile. L'impermeabilizzazione si esegue isolando una o più specifiche zone che vengono raggiunte dalla pioggia oppure dall'umidità di risalita. In generale fra le parti dell'abitazione che sono maggiormente soggette all'impermeabilizzazione rilevano le terrazze, i balconi, i cortili o le coperture, ovvero proprio quei punti che entrano a contatto con l'acqua piovana. In alcuni casi si provvede ad impermeabilizzare persino le zone interne dell'edificio, quali cantine, taverne oppure box auto che vengono colpiti da infiltrazioni di risalita della falda. Particolarmente importante è l'impermeabilizzazione del tetto, dei muri portanti dell'edificio o delle fondazioni, che comporta tecniche ad hoc. In mancanza di una corretta protezione ne verrebbe compromessa non solo l'estetica, ma sopratutto la stabilità strutturale dell'interro immobile. Diversamente, con la coibentazione si realizza un isolamento dell'immobile non soltanto termico, ma anche acustico, con evidenti vantaggi che ne derivano per la qualità abitativa, oltre che per l'efficienza ai fini energetici. La coibentazione, finalizzata ad accrescere la resa della casa, permette di risparmiare in maniera significativa sui costi in bolletta, in quanto evita inutili dispersioni termiche. I benefici sono facilmente riscontrabili sia durante la stagione invernale che in estate. La coibentazione, infatti, consente di limitare l'uso del riscaldamento o dell'impianto di climatizzazione. Una volta chiarite le differenze è facile comprendere che dai due tipi d'interventi ne conseguono migliorie altrettanto diverse per l'edificio interessato. Inoltre, bisogna considerare che l'mpermeabilizzazione e la coibentazione implicano l'utilizzo di materiali, attrezzature e metodologie distinti. Impermeabilizzazioni e coibentazioni: materiali e tecniche Allo stato attuale l'impermeabilizzazione viene eseguita ricorrendo a diversi materiali, fra cui:

  • guaine bituminose
  • manti bentonici
  • malte con proprietà impermeabilizzanti
  • coperture in PVC
  • membrane liquide
  • poliuree a spruzzo
  • composti a base di poliuretano

I trattamenti descritti, ciascuno con le proprie caratteristiche, grazie anche alla forza idrorepellente, respingono efficacemente l'acqua, eliminando i fastidiosi problemi d'umidità e di risalita, che aggrediscono non solo superfici piane esterne, ma anche i muri dei locali ubicati ai piani sottostanti. Si precisa che le guaine bitumonose, contraddistinte da un'alta resistenza meccanica, con posa a secco o a freddo, si usano generalmente sulle superfici calpestabili o sui tetti.

I materiali liquidi, invece, sono più versatili ed offrono una facile lavorabilità anche in su piani irregolari. Si pensi, ad esempio, all'impermeabilizzazione delle piscine. I polimerici, data l'elevata elasticità, sono ideali per zone inclinate, tetti verdi e persino per fondazioni o muri. La coibentazione, invece, comporta l'uso di ulteriori materiali e il ricorso a svariate tecniche da adattare al caso specifico. I prodotti maggiormente utilizzati sono:

  • varie tipologie di polistirene
  • lane di roccia o di vetro, sia nel formato a rotolo che in pannelli
  • sughero, anche nella variante sfusa
  • fibre naturali come canapa o legno
  • poliuretani a spruzzo
  • lastre con cellule chiuse o aperte a base di poliuterano

L'efficacia della coibentazione è inevitabilmente legata non solo alla scelta del materiale, sia questo di origine naturale o meno, ma anche al suo spessore: più questo valore è alto e maggiore sarà l'isolamento ottenuto. Spesso i materiali per coibentare si possono anche combinare fra loro. La scelta più corretta, tenuto condo anche del grado di traspirabilità, permetterà un notevole risparmio energetico. Grazie all'evoluzione intercorsa nel campo dell'edilizia è oggi possibile reperire materiali che svolgono al contempo la funzione d'impermeabilizzazione e di coibentazione. A questo proposito si segnalano i nuovi composti a base di poliurea e poliuretano.

Il materiale, messo a punto dopo anni di studio e ricerca, offre alte prestazioni durature nel tempo. Nello specifico, grazie allo strato di poliurea sarà possibile ottenere la completa impermeabilizzazione dell'area interessata, mentre il poliuretano agirà quale coibentante per migliorare l'efficienza termica e risparmiare nel corso degli anni. Impermeabilizzazioni e coibentazioni: meglio non improvvisare Da quanto emerso è facile comprendere che l'impermeabilizzazione al pari della coibentazione sono argomenti piuttosto complessi e che richiedono precise e specifiche competenze tecniche, oltre che un continuo aggiornamento sui materiale e sulle varie metodologie per la corretta posa in opera.

Il risanamento degli immobili comporta inoltre il rispetto di tutta una serie di prescrizioni normative, per garantire la massima salubrità e sicurezza a coloro che abiteranno l'edificio. Stabilire quando è necessario impermeabilizzare o coibentare può diventare piuttosto complicato per i non addetti ai lavori. Non sono infrequenti i casi in cui un problema di umidità venga confuso e ricondotto a cause errate. Ogni situazione deve essere valutata singolarmente e non è possibile adottare soluzioni generalizzate che vadano bene in maniera indistinta per qualsiasi edificio.

La scelta dei materiali da usare per eseguire l'impermeabilizzazioni, la coibentazione o entrambi gli interventi non può essere lasciata al caso ma richiede un'attenta analisi sullo stato dell'immobile e sulla gravità del danno. Tutto ciò perché, in linea generale, non è possibile affermare che un materiale o una tecnica sia migliore dell'altra. Il parere si esperti del settore si rivela indispensabile per risolvere con successo e in maniera definitiva le infiltrazioni o i problemi d'isolamento termico ed acustico. Buona regola è quindi farsi affiancare da specialisti, che sappiano fornire corrette informazioni sull'intervento necessario, dopo un attento sopralluogo. In seguito sarà possibile stilare un preventivo di spesa, senza alcun impegno, ma soprattutto chiaro e trasparente.

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