Realizzazione impianti elettrici civili e industriali a Roma

L'impianto elettrico è una componente importante sia in un'abitazione che in luogo di lavoro e per questo occorre realizzarlo a regola d'arte, seguendo sopratutto le norme relative a questa materia. AC Costruzioni ralizza impianti elettrici a Roma, a norma, sia civili che industriali, chiedici un preventivo per la realizzazione del tuo impianto elettrico chiamavi al 06 9079201.

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Impianto elettrico, cos'è?

L'impianto elettrico è quel sistema di fili conduttori, cavi e altri elementi che hanno la funzione di fornire elettricità all'interno degli edifici. L'impianto può essere definito sia civile che industriale. I primi vengono utilizzati nelle abitazioni private ma anche nei luoghi pubblici come le scuole e gli ospedali mentre gli altri sono destinati ad edifici adibiti a luoghi di lavoro e di produzione, in particolare per il funzionamento delle macchine all'interno delle industrie. La realizzazione di impianti elettrici è regolata sin dal 1990 con la legge, in vigore in Italia, numero 46/90. Questa norma però è stata sostituita il 22 gennaio 2008 riguardante appunto l'istallazione di impianti che permettono di trasportare elettricità. In particolare la legge stabilisce quali sono i soggetti incaricati di progettare e realizzare i sistemi elettrici in questione e quali obblighi e prescrizioni queste persone devono rispettare durante il loro lavoro. Una delle cose fondamentali che devono essere considerate sia nella progettazione ma anche nella realizzazione e collaudo di un impianto elettrico sono le norme del CEI, ossia del Comitato Elettrotecnico Italiano. L'organismo stabilisce che tutti gli impianti a bassa tensione che sono alimentati da un ente elettro commerciale devono avere necessariamente un impianto di messa a terra, chiamato anche sistema TT, per la protezione di qualsiasi persona contro i contatti indiretti con l'eletticità. Realizzazione di un'impianto elettrico civile. Gli impianti elettrici civili riguardano appunto quelli realizzati presso abitazioni private o edifici pubblici ad esempio le scuole e come quanto stabilito dall'articolo 21 della norma CEI 64-8 deve essere costituito da:

  • i circuiti per alimentare gli apparecchi da utilizzare;
  • i circuiti per l'alimentazione delle prese dove inserire la spina;
  • dei sistemi e apparecchi utili per la protezione.

L'impianto elettrico, per poter adempiere a tutti i requisiti prestazionali deve avere due criteri fondamentali nella progettazione che sono:

  • la flessibilità nel corso degli anni, ossia che l'impianto deve adattarsi ai cambiamenti delle esigenze sia abitative che quelle organizzative;
  • la sicurezza dell'ambiente, ossia la protezione delle cose e delle persone che si trovano in relazione con l'edificio stesso.

Per la realizzazione di un impianto devono essere usati degli apposti materiali, in base alle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano, alla tabella chiamata CEI-UNEL e devono avere un'appostio marchio, cioè IMQ quando viene previsto. Inoltre questi materiali devono essere adatti all'ambiente circostante e devono resistere alle diverse azioni che possono essere quelle corrosive o termiche. Nella progettazione di un'impianto elettrico si deve considerare alcuni aspetti che sono:

  • la superficie che può essere calpestata;
  • i carichi elettrici che vengono inseriti;
  • le richieste di chi ha ordinato l'impianto;
  • gli accordi tra chi progetta l'impianto e chi lo ha ordinato.

La norma CEI 64-8 prevede una classificazione degli impianti elettrici in base alle prestazioni impiantistiche dello stesso sistema. Il livello 1, o detto anche base, richiede un numero minimo di prese e punti luce che devono essere inseriti in modo uniforme in relazione alla metratura, un numero minimo di circuito e due interruttori definiti differenziali. Il livello 2, chiamato standard è caratterizzato da un più alto numero di componenti e un sistema di controllo più elevato. Infine il livello 3, anche definito domotico, deve poter gestire delle situazioni molto più complesse come ad esempio l'eventuale rilevazione degli incendi. Generalmente le prese all'interno dell'edificio civile devono essere inserite ad una quota minima di 17,5 centimetri dal pavimento; gli interruttori della luce a 90 centimetri da terra e le prese per servizi ad un minimo di 110 centimetri dal pavimento. Infine i cavi inseriti al'interno dell'impianto devono essere isolati con un apposito materiale definito elastomerico o termoplastico. Realizzazione di un'impianto elettrico industriale. La realizzazione di un impianto industriale, è molto più complessa rispetto all'ideazione di quello civile sia per la presenza di attrezzature più complesse ma anche per l'inflessibilità delle norme che si riferiscono a questa materia. L'impianto, proprio per questo, deve essere eseguito da persone esperte e qualificate del settore.

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Come in tutti gli altri casi, il sistema dell'elettricità viene realizzato nella prospettiva che duri molto a lungo e quindi è necessario utilizzare dei materiali molto resistenti e di alta qualità. Ogni prodotto utilizzato deve avere con se il certificato di conformità utile che viene rilasciato dall'azienda che lo ha realizzato. Uno degli aspetti più importanti di cui si deve tener conto nella realizzazione di un'impianto elettrico è senza dubbio la protezione delle cose e delle persone che si trovano in relazione con l'edifico. Sotto questo punto di vista è obbligatorio inserire delle apposite coperture e barriere nelle parti attive dell'elettricità che abbiamo un'ottima resistenza a qualsiasi tipo di condizione ambientale e di usura Proprio in merito alla sicurezza, la legge CEI 64-8, prevede l'inserimento degli interruttori differenziali, comunemente chiamati salvavita. Quest'utlimo è in grado di interrompere il flusso di energia elettrica nel caso in cui ci fosse un guasto verso terra. Per quanto riguarda invece i contatti indiretti è necessario che la massa a terra venga collegata con le parti di metallo dell'impianto. I cavi e i tubi devono essere realizzati con materiale ignifugo e devono essere in grado di sopportare anche tensioni molto alte. I tubi in particolare devono essere sufficientemente ampi cosi da contenere i cavi. Il loro diametro minimo è di 20 millimetri mentre per quanto riguarda i cavi è di 2,5 per le macchine, motori o prese, 1,5 millimetri 2 per l'illuminazione e un millimentro 2 per gli impianti di comando. Se si parla invece dei quadri che si trovano all'esterno è necessaria una protezione minima di IP55. IP sta ad indicare un codice internazionale che permette di identificare il grado di protezione dei prodotti, in esso poi la prima cifra sta ad indicare il livello di protezione contro corpi solidi esterni mentre la seconda cifra indica il grado di protezione nei confronti delle sostanze liquide. Il materiale con cui sono costruiti i quadri deve essere autoestinguente e avere un sistema di chiusura attraverso un determinato attrezzo. Le norme che si riferiscono alla realizzazione degli impianti industriali sono diverse. Tra le più importanti oltre a quella già citata ossia CEI 64-8 ricordiamo:

  • legge 186/68 dove viene stabilito che gli impianti elettrici e tutti le sue componenti debbono essere realizzati a regola d'arte;
  • il decreto legislativo 37/08 per la sicurezza dei sistemi di elettricità
  • la legge 791/77 per la responsabilità a carico del costruttore.

Gli impianti devono essere verificati periodicamente, da organismi appositi che non devono corrispondere ne a chi ha eseguito l'impianto stesso ne a chi ha voluto la sua realizzazione. Gli impianti elettrici sono delicati e complicati da realizzare e quindi è molto importante che vengano progettati e messi in pratica da persone esperte del settore cosi da evitare problemi di qualsiasi genere.

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