Novità bonus casa, superbonus 2022 e sconto in fattura.

 

A breve, la Legge di Bilancio 2022 arriverà in Parlamento. Se ne parla già molto, soprattutto in riferimento alla sezione collegata a tutta una serie di bonus edilizi. L’ultima versione del testo si contraddistingue per novità piuttosto importanti: lo sconto in fattura per ogni agevolazione, il superbonus 2022, il bonus casa sono i temi più caldi. Inoltre, è stato appena varato il decreto legge inerente ai controlli anti-frodi a livello settoriale. Cosa occorre sapere, pertanto, in materia di bonus casa, superbonus 2022 e sconto in fattura?

 Ecco in sintesi tutte le ultime novità.

Sconto in fattura e cessione del credito: cosa cambia?

In fase iniziale sia lo sconto in fattura sia la cessione del credito erano rimaste in vigore solo ed esclusivamente per il Superbonus. Con l’ultima versione della bozza del testo della Legge Bilancio 2022, invece, la loro validità riguarderà tutti i bonus di natura edilizia.

Tuttavia, ci sarà maggior rigidità nelle regole nella casistica in cui dovessero emergere profili di rischio. Basti pensare al fatto che l’Agenzia delle Entrate può procedere al blocco dell’erogazione del credito per 30 giorni, nella circostanza in cui la cessione del reddito e i costi dei lavori venissero giudicati di primo acchito come fuori mercato. La stretta su frodi e illeciti, di fatto, era necessaria per mettere alle strette i cosiddetti furbetti del bonus.

Superbonus

Per ciò che concerne le case indipendenti, il bonus 110% resta valido sino al 30 giugno 2022. Viene concessa una proroga sino al 31 dicembre 2022 soltanto a coloro che entro il 30 settembre 2021 hanno comunicato ufficialmente l’inizio dei lavori. Stesso discorso per quanto riguarda coloro che hanno un ISEE che non va oltre alla soglia dei 25.000 euro.

Altra proroga, fino al 31 dicembre 2023 è quella per IACP e assimilati cooperative incluse, a patto che sia stato ultimato il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2022.

Superbonus 2

I condomini potranno continuare a beneficiare del superbonus che dopo il 2023. Tuttavia, si andrà incontro a una riduzione delle percentuali di detrazione: 70% per il 2024 e 60% per il 2025.

Confermato limite ISEE per case indipendenti: 25.000 euro

Le case indipendenti, vale a dire le villette a schiera, le ville unifamiliari e i loft nei condomini, accatastate come A3, A7 oppure A2, continueranno a beneficiare della proroga derivante dal Superbonus: il tetto di reddito per il proprietario resta lo stesso, vale a dire 25.000 euro di ISEE.

Diversi partiti si stando impegnando nel favorire la rimozione del suddetto limite. Tuttavia, il Governo Draghi viaggia spedito verso questa posizione. Inoltre, al meno per il momento, sembrano decadere tutte le speranze relative alla vantaggiosa opportunità di fruire delle varie agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie con lo sconto in fattura e senza limiti a livello di ISEE. Bisognerà in ogni caso attendere la conclusione dell’iter parlamentare, previsto entro la fine dell’anno, per avere la definitiva certezza circa l’eventuale conferma del suddetto limite.

Cosa accadrà invece in rapporto alle abitazioni plurifamiliari con unità, dove ci sono diversi proprietari? Quello in questione è un caso a parte: le suddette abitazioni potranno beneficiare del diritto di proroga sino al 31 dicembre 2023.

Bonus facciate

Proroga di un anno in relazione al bonus facciale. La data finale è quindi quella del 31 dicembre 2022. Ci sarà un décalage dall’odierno 90% sino al 60%. La vera novità, però, riguarderà il bonus arredi che presenterà un tetto fissato a 5.000 euro rispetto ai 16.000 attuali. Proroga sino al 31 dicembre 2024 per quanto riguarda invece l’ecobonus standard, il Sisma bonus, il bonus manutenzione, arredi e verde.

Criterio di cassa e criterio di competenza: cosa occorre sapere?

Gli individui che, in qualità di persone fisiche finiranno di pagare i lavori entro il 2022, avranno la possibilità di effettuare la richiesta di detrazione sotto forma di dichiarazione dei redditi da presentare nel 2023, tenendo però conto dei redditi dell’anno precedente. Quello in questione è noto come criterio di cassa. Quest’ultimo differisce dal criterio di competenza che, invece, ha a che fare con le aziende o con gli enti di natura commerciale. In questo caso, si tiene in considerazione la data in cui i lavori sono stati ultimati.

Bonus facciate: proroga di un anno con decurtazione al 60%

Novità salienti riguarderanno anche il bonus facciate. La proroga di un anno è la prima. Il fatto che risulterà decurtato al 60% è la seconda. In termini di procedure, la semplificazione rispetto al Superbonus appare evidente. Inoltre, non vi sono tetti relativi alle spese da sostenere. Nell’evenienza che i lavori venissero ultimati entro il 31 dicembre del 2021, sarà possibile beneficiare del bonus al 90%.

Conclusioni

Tirando le somme, per procedere alla cessione del credito del Superbonus, è necessaria la certificazione di uno specialista abilitato. Negli anni venturi, con ogni probabilità il suddetto obbligo coinvolgerà anche le cessioni di credito al di fuori del Superbonus. Infine, appare scontata la creazione di listini, noti come prezziari ad hoc, contenti i costi delle opere: l’intento primario, infatti, consiste nell’evitare prezzi al rialzo e fatture gonfiate per via degli sconti fiscali elargiti.

Il Superbonus 110% è quindi una buona occasione per chi ha l'esigenza di effettuare lavori in casa, ma è anche un importantissimo passo verso tutti quegli obiettivi legati all’efficienza energetica e alla sostenibilità. Per un risparmio maggiore è importante scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze per un allaccio o voltura. Da non sottovalutare anche la scelta di un buon operatore internet (non dimenticare di verificare la tua copertura in casa)

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